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Come la qualità del sonno influisce sul nostro peso

Dormire male facilita l’accumulo di grasso viscerale

L’obesità è una condizione che viene definita multifattoriale, il che significa che è determinata non solo dalla genetica, ma piuttosto dalla sua interazione con l’ambiente in cui viviamo e dal nostro stile di vita. Naturalmente, quando parliamo di stile di vita che porta all’obesità viene subito alla mente tra le cause lo squilibrio energetico che caratterizza quote crescenti della popolazione. In sostanza, mangiamo più di quanto dovremmo e ci muoviamo sempre meno.

A giocare un ruolo, tuttavia, sembra essere anche dell’altro. Infatti, secondo uno studio apparso sulla rivista The American Journal of nutritionla scarsa qualità del sonno rientra tra i fattori ambientali maggiormente responsabili del girovita eccessivo.

In particolare, secondo gli studiosi, ci sono caratteristiche del sonno che facilitano l’accumulo di grasso. La durata troppo breve del riposo (sotto le 7 ore) o troppo lunga (sopra le 9), il cronotipo serale (i cosiddetti gufi, che tendono ad addormentarsi tardi la sera e svegliarsi tardi al mattino), l’abitudine al pisolino diurno, il lavoro a turni e il lavoro a turni notturni sembrano avere effetti negativi. Questo perché permettono la piena espressione di una altrimenti latente tendenza genetica all’obesità.

Queste caratteristiche del sonno hanno influenza sulla produzione e sull’azione degli ormoni che regolano l’appetito, con uno sbilanciamento che fa aumentare la sensazione di fame e diminuire il senso di sazietà. Inoltre chi dorme male tende poi a prediligere cibi a maggiore densità energetica, più ricchi in grassi e zuccheri.

Esiste una base genetica anche per i nostri bisogni di sonno che ha effetto sulla sua durata. Ciò nonostante, alcune delle caratteristiche del sonno considerate dai ricercatori, come il lavoro a turni notturni, sono potenzialmente suscettibili di modifiche, in particolare agendo sull’organizzazione dei luoghi di lavoro.

L’obesità minaccia in modo serio la salute pubblica in tutto il mondo ed è perciò necessario impegnarsi sui fattori di rischio modificabili associati allo stile di vita, compresi i comportamenti del sonno.

È per questo che i risultati pubblicati indicano la promozione di un sonno sano, insieme ad una dieta equilibrata e all’attività fisica, come mezzo per combattere l’epidemia globale di obesità.

 

Focus: la diagnosi di obesità si ha quando l’indice di massa corporea (calcolato dividendo per due volte il peso in kg per l’altezza espressa in metri) è superiore a 30. Spesso questo dato è associato ad un’aumentata circonferenza della vita, che dovrebbe essere mantenuta per gli uomini sotto i 94 centimetri e per le donne sotto gli 80.