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Ci racconta come lavora il dott. Paolo Lupo

Entriamo nello studio del dott. Lupo, che ci racconta il suo approccio alla professione di biologo nutrizionista.

È certo che, qualunque sia il tipo di alimentazione che si segue, per raggiungere e mantenere un peso
corretto è necessario un cambiamento, in certi casi anche radicale, del proprio stile di vita che duri il più a
lungo possibile.

A volte si decide di sottoporre il nostro fisico a una dieta molto restrittiva, che può sì far perdere peso
rapidamente, ma che dopo pochi mesi è destinata ad essere abbandonata, spesso con ricadute negative
sulle motivazioni delle persone e quasi certamente con il recupero altrettanto rapido del peso.

Credo poco in questi shock nutrizionali: la mia proposta è invece quella di inserire tra le abitudini alimentari
e di stile di vita alcuni cambiamenti che possano adattarsi alle occupazioni quotidiane di ciascuno e che
diventino la nuova routine. Una nuova normalità, questa volta più salutare.

Nella pratica propongo colazioni “ricche”, che prevedano una quota di carboidrati, ma anche di proteine e
grassi, spuntini tra un pasto principale e l’altro e, per pranzo e cena, il modello del piatto unico bilanciato,
ideato dall’Università di Harvard.

Se durante la visita emergono problematiche come colite, emicrania, artrite, difficoltà digestive, addome
gonfio consiglio ai miei pazienti di effettuare un test che valuti la presenza di infiammazione legata al cibo,
quella che erroneamente viene chiamata “intolleranza alimentare” attraverso un test semplice da eseguire
e rigoroso dal punto di vista scientifico. Le analisi, condotte presso il Centro Immunologico dell’Università di
Tor Vergata di Roma, aprono la via alla riduzione dell’infiammazione con una dieta di rotazione, talvolta
ipocalorica per le persone che vogliono anche perdere peso, che mima il processo immunologico che
avviene nel corso dello svezzamento e che ci fa riacquisire la tolleranza anche verso i cibi verso i quali ci
consideriamo “intolleranti”.

In casi selezionati consiglio la Dieta Mima Digiuno, un programma alimentare di 5 giorni, ideale per
persone che vogliono sfruttare le recenti conoscenze nel campo della longevità e abbassare i fattori di
rischio associati all’invecchiamento, come le malattie cardiovascolari, il diabete, l’obesità e il cancro. Per
maggiori dettagli vi invito a leggere l’articolo completo qui.

I miei piani nutrizionali personalizzati e l’offerta di un percorso in sinergia con professionisti qualificati
nel supporto al cambiamento delle abitudini alimentari disgregano le resistenze e massimizzano il
successo, mantenendolo nel lungo periodo.